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venerdì 19 settembre 2008

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITA'


Come forse qualcuno di voi, assidui lettori, avrà notato, nel blog è apparsa la pubblicità. In alto a sinistra e in fondo alla pagina web sono apparsi gli annunci di Google. Perché l’ho fatto vi chiedete? Boh! La cosa mi incuriosiva e ho provato ad implementare annunci pubblicitari per la semplice curiosità di capire come si faceva e cosa la cosa comportava, anche in termini economici. Paola, che è la compagna di mio fratello (la mia quasi cognata) mi aveva detto che sul suo blog http://diariodicucina.myblog.it/ (se volete potete andare a vederlo ma sappiate che non c’è neanche la ricetta dei waffle!) aveva già inserito le inserzioni pubblicitarie e mi aveva anche mandato via e-mail i link di alcuni siti che offrivano questo servizio. Questo accadeva alcuni mesi fa. L’altro giorno mi torna in mente la cosa, vado a ricercare la preziosa mail e chiaramente non la trovo ma non demordo faccio una ricerca su internet e trovo che Google AdSense può fare al caso mio. Mi collego faccio la registrazione aspetto la mail di conferma e in meno di 3 ore sono operativo. Ho un account su Google AdSense dal quale posso scaricare i codici html degli annunci da implementare sul blog e soprattutto una pagina con i report aggiornati in tempo reale dell’andamento delle visite e dei clic degli annunci pubblicati sul blog. Cioè, in soldoni (ma in questo caso sarebbe più opportuno dire: in soldini), ad ogni clic fatto da ognuno di voi sugli annunci, l’inerzionista mi riconosce un piccolo pagamento. Capito? Che state a fare lì ancora a leggere il post? Andate subito a cliccare sugli annunci!

Fatto? Bene allora adesso potete proseguire nella lettura… A parte che, come mi ha confermato anche il Dr House, il ciccare sugli annunci rappresenta un utile esercizio fisioterapico che aiuta a guarire ma anche a prevenire la sindrome del tunnel carpale (STC), cosi facendo contribuirete, anche se in minimissima parte, a mantenermi: una specie di adozione a distanza ma omeopatica. Tra l’altro gli annunci scelti in automatico da Google AdSense sono associati al contenuto specifico del blog, ecco perché in questo momento sono inerenti a fantomatici viaggi in Africa o a strani servizi di magia bianca, e quindi, in ultima analisi, potrebbero anche facilmente rivelarsi utili ai vostri scopi Tutta la vicenda comunque mi ha portato a capire alcune cose. Innanzitutto ho capito come facciano colossi come Google ad esistere e sopravvivere. I servizi di ricerca forniti a tutti noi in maniera gratuita sono pagati e anche profumatamente dagli inserzionisti pubblicitari non solo della pagina di ricerca di google search ma anche delle pagine dei risultati, come in una moderna e lucrosa catena di S. Antonio. L’altra cosa che ho capito è che per poter vivere di pubblicità in internet bisogna possedere un sito con moltissime visite giornaliere. Io in quattro giorni di annunci ho racimolato la bellezza di US$ 3,55. Considerando che c’era stata una domenica di mezzo il mio blog ha la potenzialità di farmi guadagnare circa un dollaro al giorno quindi diciamo circa $ 350 all’anno. Un po’ pochino per camparci. Ho paura che dovrò continuare a lavorare…

Però, ora che ci penso $ 350 sono pochi in Italia, ma all’estero? In qualche paese del terzo mondo? Magari in Africa? Allora mi documento e scarico dal sito dell’International Monetary Fund IMF (http://www.imf.org/) il file excel riportante insieme ad altri dati, i redditi nazionali pro capite di tutti i paesi africani. Cancello i dati che non mi interessano e ordino quelli rimanenti in ordine crescente di reddito procapite annuo del 2006 e osservo la tabella. Si va dai $ 120 del Burundi ai $ 9366 delle Seychelles. Chiaramente queste ultime non me le posso permettere, cosi come non mi posso permettere gli stati del nord Africa tutti sopra i mille dollari, per non parlare poi del Sud Africa: $ 5418 o del Botswana: $ 7021. Però avrei di che vivere in Uganda o Rwanda entrambe intorno a $ 315 o anche con qualche sforzo in più sulle spiagge di Madagascar o Mozambico sui $ 335. La Tanzania invece è appena fuori del mio budget: $ 371 sono un po’ più di quello che mi posso permettere senza considerare che i dati dell’IMF sono in rialzo per questi stati africani. Peccato! Mi sarei visto bene sulle bianche spiagge di Zanzibar tra un bagno, un cocco e una birra con l’unica incombenza di scrivere sul portatile, magari al tramonto all’ombra di un banano e sorseggiando Amarula, qualche bel post sulla vita locale ... Popobawa permettendo certo… Ma un attimo ora che ci penso questo dipende solo da voi! Quindi finito di leggere questo post cominciate a ciccare sugli annunci e non fermatevi se non per crampi. E spargete la voce.

Asante sana.

2 commenti:

diariodicucina ha detto...

Ammazza... m'hai pure linkato! :-)
Molto interessante l'analisi economica dei paesi africani. Potrei permettermi qualche comfort più di te... ;)

lucaft ha detto...

Non vedo l'ora che tu ti trasferisca per non veder più la tua brutta faccia. :-)


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Per il logo si ringrazia Lucaft qui ritratto in foto