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lunedì 27 ottobre 2008

FORMICAI, IMPERI, CERVELLI


La notizia che viene data dal TG1 è questa: mentre il prezzo del grano diminuisce, tanto che è diventato quasi non conveniente continuare a coltivarlo perché non si coprono i costi di produzione,  il prezzo di pane e pasta al dettaglio continua ad aumentare. Punto, nient’altro. La notizia viene data così concisa ed asciutta senza spiegazioni o approfondimenti come se fosse la cosa più normale del mondo e non ci sia niente da meravigliarsi. A me così non sembra e mi documento. Nell’ultimo anno il prezzo del grano si è dimezzato mentre il prezzo di pane e pasta è aumentato del 46% circa. Ora il pane è fatto con farina di grano, acqua, qualche volta il sale e il lievito; la pasta neanche con quest’ultimo. Sarebbe quindi logico e aspettarsi che se praticamente l’unico ingrediente con cui sono fatti pane e pasta diminuisce di costo, diminuisca, anche se in percentuale minore, il costo di questi ultimi. Ai tempi dei miei nonni, ma anche più recentemente dei miei genitori, questo legame diretto e lineare ci sarebbe sicuramente stato ma l’economia di oggi è diventata molto più complessa e comportamenti così inaspettati ne sono la conseguenza. Infatti la mancanza di una relazione lineare tra prezzo della materia prima e del prodotto finito è la prova che il sistema economico è un sistema complesso le cui regole non sono facili da prevedere. A questo punto vi consiglio un libro sui sistemi complessi: “Formicai, imperi, cervelli” di Alberto Gandolfi edito da Bollati Boringhieri edizioni Casagrande. Io l’ho letto qualche anno fa ed è stata una lettura illuminante. Acquisendo infatti le nozioni di base sulla teoria della complessità in esso contenute si possono riconoscere i comportamenti tipici dei sistemi complessi che sono ovunque: dal clima alla storia dell’uomo, dal corpo umano all’economia globale, dal singolo batterio alla società di cui facciamo parte. Saper riconoscere questi comportamenti tipici di tutti i sistemi complessi, indipendentemente dalla loro natura, permette di vedere questi fenomeni da un’ottica più ampia. Si perdono magari di vista le fluttuazioni locali del sistema ma si ha una visione d’insieme che permette di vedere l’andamento del sistema nella sua globalità. Provo a spiegare meglio, anche se rinnovo l’invito a leggervi il libro (non spaventatevi, non sono richieste cognizioni scientifiche particolari, in tutto il libro è presente una sola formula, ed è ricco di esempi su sistemi complessi naturali o frutto dell’ingegno umano cosicché ognuno potrà trovare quello con cui ha più familiarità e soprattutto come divulgatore l’autore è molto più bravo di me).

Innanzitutto vediamo cosa è un sistema complesso. Partiamo da una sua semplice definizione che dice che: un sistema complesso è un sistema aperto formato da una moltitudine di elementi che interagiscono tra di loro in modo non lineare e che costituiscono un’identità unica organizzata capace di evolversi e adattarsi all’ambiente. Spiegato in questi termini il concetto sembra astruso ma andiamo per gradi. Il fatto che un sistema è aperto significa che il sistema ha degli input dall’esterno come per esempio lo è l’energia solare per l’ecosistema terrestre. Sul resto della definizione basta un esempio per capire: un termitaio è un sistema complesso perché è costituito da un insieme di termiti che hanno interazioni tra di loro (si scambiano cioè informazioni, cibo, ecc.) e pur mantenendo ogni termite la sua individualità il termitaio può essere visto come un’identità a se stante, organizzata (perché le singole termiti sono organizzate secondo mansioni specifiche) e dinamica (il termitaio cresce e si modifica in continuazione). Ma quello che più caratterizza la complessità di un sistema è la rete di relazioni che si  instaurano tra gli individui costituenti il sistema e la sua non linearità, di cui abbiamo già detto, e che in altri termini significa che non c’è proporzionalità tra input ed output del sistema. Il fatto fondamentale è che ogni individuo costituente un sistema ha relazioni con un certo numero di altri individui. Queste relazioni possono generare degli input o degli output cioè ogni individuo può ricevere “informazioni” da alcuni individui con cui ha relazioni o cederne. La cosa interessante e che un individuo può ricevere come input informazioni da individui a cui lui stesso a sua volta ha ceduto informazioni, attraverso meccanismi di retroazione (feedback in inglese). Si tratta in genere infatti di sistemi autoreferenziali dove cioè ogni elemento del sistema dipende dagli altri e viceversa rendendo così il comportamento del sistema imprevedibile anche conoscendo in un dato istante tutti gli input che il sistema riceve, perché questi si perdono in una palude di intrecci casuali, sovrapponendosi, annullandosi, rafforzandosi e modificandosi. E così l’input perde la correlazione diretta di causa ed effetto con l’output.

Per tornare alla notizia iniziale che ha scaturito tutto questo sproloquio, il costo del pane ha perso una correlazione diretta con il prezzo del grano perché il sistema economico è un sistema complesso in cui il prezzo all’ingrosso del grano è influenzato dal valore di qualche prodotto finanziario derivato di cui il grano è il sottostante (vedi:  PDF prodotti finaziari derivati), dal prezzo del petrolio che incide sui costi di trasporto e sulla bolletta del forno che cuoce il pane e dal valore di borsa delle azioni della grossa distribuzioni che per rifarsi dei tracolli subiti di recente ha bisogno di fare cassa. E il contadino che il grano lo coltiva con tanta fatica? Temo che se lo prenda nel culo attraverso un tipico meccanismo di retroazione. Siamo o no di fronte ad un sistema complesso?

Ora che l’ho rispolverata mi rendo conto che la teoria dei sistemi complessi possa spiegare un po’ delle cose strane che stanno avvenendo in questo ultimo periodo ma magari ve ne parlo la prossima volta. Soprattutto dovremo cercare di capire se fenomeni come quello del prezzo del pane seppure spiegabili con la teoria della complessità debbano essere visti come ineluttabili o invece modificabili operando semplificazioni opportune del sistema.

1 commento:

lucaft ha detto...

Debbo dire che questo blog è molto stimolante, perchè si passa sempre di palla in frasca


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Per il logo si ringrazia Lucaft qui ritratto in foto