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lunedì 14 settembre 2009

MOZAMBICO Agosto 2009





Questa estate insieme ad un gruppo di temerari amici, ho fatti un giro di tre settimane del Mozambico. E’ stata un’esperienza bella ma faticosa. Ci siamo infatti mossi con i mezzi pubblici del posto e vi posso assicurare che è stato molto peggio di quello che vi potete immaginare. Ma è anche vero che così ho visto la vera Africa. Tout court senza filtri e senza intermediari così come era successo invece nei miei precedenti viaggi nell’Africa nera, dove comunque avevo viaggiato con delle guide o con dei mezzi noleggiati guidati da autisti. Quest’anno invece è stata una full immersion vera e propria nella vita africana di tutti i giorni.

Non aspettatevi un reportage fotografico del viaggio, perché come sa chi mi conosce, parto sempre senza macchina fotografica. Trovo infatti che le fotografie “di viaggio” siano limitative dei ricordi vissuti. Non riescono ad evocare in chi li guarda le sensazioni, gli odori, le emozioni vissute. I ricordi me li tengo per me, nella mia memoria. Solo l’Alzheimer mi potrà fregare…

Quest’anno però a differenza dei viaggi precedenti, prevedendo che il viaggio sarebbe stato ricco di eventi e di peripezie, mi ero armato di un taccuino: di un Moleskine (quello usato da Hemingway e Chatwin per intenderci) dove ho annotato tutto quanto è accaduto durante il viaggio e le relative impressioni riportate. Così niente di quanto accaduto durante il viaggio è andato perso. E poi volete mettere: scrivere sul taccuino all’ombra di un baobab o sulle rive dello Zambesi, come un novello Stanley … E vabbé concedetemi un po’ di vanità!

Quello che riporterò in questo post e in quelli che seguiranno nei prossimi giorni, è la trascrizione fedele di quello che ho scritto durante il viaggio. Ho corretto solo la sintassi e la forma: scrivere dopo otto ore di pullman non è facilissimo e la prosa, a rileggerla a distanza di tempo, è risultata qualche volte sconnessa. I commenti scritti invece dopo il rientro a Roma su quanto scritto in Africa saranno riportati in corsivo così da separare le impressioni provate nell’immediatezza del viaggio da quelle provate ora che il viaggio è stato meditato e debitamente metabolizzato.

Mi sembra di essermi dilungato anche troppo. Ecco a voi il resoconto del viaggio.


Il Cairo – Aeroporto 06/08/2009

“Paolino, dove sei?”. Sono in Africa da neanche un’ora e già il tempo ha riacquistato un’altra dimensione. Sono abituato a vivere in un mondo dove il tempo è una risorsa rara e preziosa. Non basta mai e nel poco tempo libero che uno riesce a ritagliarsi tra i mille impegni quotidiani, si vorrebbero fare mille cose. Si è presi dalla frenesia di non sprecare neanche un solo minuto di tempo prezioso. Per cui anche nel tempo libero si incastrano così tanti impegni, anche piacevoli se presi singolarmente, che non si riesce a portarli a termine tutti. E così più che godere del tempo libero, si è presi da un senso di panico per non riuscire a portare a compimento tutto quanto ci eravamo prefissati di fare.

Beato l’ozio! Beata la possibilità di potersi annoiare perché c’è più tempo a disposizione di quello necessario. Ecco per me l’Africa significa avere più tempo di quello che serve. Ed è per questo che, almeno per me, è la panacea di tutti gli stress.

Certo se ci fosse stato Paolino gli avrei detto queste cose davanti ad una birra gelata qui nell’area transiti dell’aeroporto del Cairo…

Paolino è stato un mio compagno di viaggio l’estate scorsa in Uganda. E’ di Milano, di Carate Brianza per la precisione, e parla o meglio bofonchia con un forte accento nel nord. Non riesco neanche a capire tutto quello che dice. Paolino è cinico addirittura più di me. E l’anno scorso il nostro passatempo preferito era quello di spoetizzare tutto quanto vedevamo durante il viaggio, possibilmente davanti ad una birra. Quest’anno non è voluto venire ha preferito andare con un viaggio organizzato in Zimbabwe. So che mi mancherà. Mi mancherà il nostro cazzeggiare e scherzare su tutto e su tutti.

2 commenti:

lucaft ha detto...

Chi non muore si rivede...
Aspetto con ansia le prossime puntate!

Unknown ha detto...

Bello Pumba ... fammi sapere la prox pubblicazione. Baci Kris


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Per il logo si ringrazia Lucaft qui ritratto in foto