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lunedì 7 giugno 2010

Balaneria: breaking news


Parli del diavolo e spuntano le corna. So che è soltanto una semplice coincidenza ma il breve lasso di tempo (due giorni) che è intercorso tra il mio ultimo post e l’arrivo per posta del rendiconto trimestrale della mia carta fedeltà PAM, lascia quantomeno un po’ interdetti. Che PAM mi stia spiando leggendo il mio blog? Sembra fantascienza ma come vedremo nel prossimo post che avrà come argomento proprio i blog, non è poi un’ipotesi troppo lontana da divenire realtà…
Il resoconto l’ho ricevuto sabato e oggi che è domenica ho un po’ di tempo per studiarlo con calma. Il miglior modo per sconfiggere il nemico è conoscere come pensa e come agisce!
Vediamo. Innanzitutto ci sono dei buoni spesa tout court senza ulteriori condizioni per una decina di euro. E’ l’obolo che PAM mi paga per poter studiare le mie abitudini di spesa attraverso la tracciabilità degli acquisti garantitagli dalla mia carta fedeltà. Ma oltre agli innocui buoni spesa, la magnanima PAM mi propone quattro extra sconto per acquisti fatti rispettivamente nel reparto surgelati, nel reparto bevande esclusi acqua e vino, per i salumi serviti al banco e al reparto ortofrutta. A rettifica di quanto detto nel post precedente devo dire che gli extra sconto riguardano articoli che normalmente acquisto nella mia spesa settimanale. Questi extra sconto ammontano a circa il 20%, non male ma mi sarei aspettato di più da PAM, ma sono condizionati al raggiungimento di un importo minimo di spesa diverso a seconda del reparto.
E qui sta l’inghippo. Si perché ad occhio e croce l’importo minimo che devo raggiungere per garantirmi l’extra sconto del 20% (una tantum) mi sembra maggiore di quanto spenda normalmente durante la mia spesa abituale. Direi che PAM subdolamente sta invogliandomi a spendere di più: ad comprare quantità maggiori di quei prodotti che normalmente acquisto. Sta cercando, blandendomi con i suoi sconti, di far alzare di un po’ l’asticella dei miei acquisti. E poco importa se comprerò più di quello che mi serve e se quindi i bene scadranno e finiranno nella spazzatura o se vedrò aumentare i miei consumi e con essi il responso impietoso della bilancia.
Ma ora che so a che gioco sta giocando PAM mi comporterò di conseguenza… Comprerò per me le maggiori quantità richiestemi per ottenere gli extra sconti dei beni non deperibili (bevande e surgelati il cui consumo potrò dilazionare nel tempo) e le altre solo quando avrò ospiti a cena che ne giustifichino i maggiori consumi, per esempio.
Non sono un passivo babbano, io; ma un balano consapevole pronto a dar battaglia alla grande distribuzione con le sue stesse armi.
Lo so cosa state pensando: il sole di questi giorni mi ha dato alla testa e che comunque è una battaglia persa in partenza. Può essere ma non toglietemi la speranza di poter combattere per un mondo migliore, anche al supermercato!

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Per il logo si ringrazia Lucaft qui ritratto in foto