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domenica 20 febbraio 2011

OBI-WAN ANOBII


Un po' di sere fa mio fratello, quello che fa lo scrittore (in realtà fa il ricercatore farmaceutico e scrive nel tempo libero anche se gli piacerebbe fare il contrario) mi ha fatto conoscere anobii.

E che cosa è anobii? La domanda è legittima. I più acculturati di voi sapranno che anobii deriva dal nome latino (anobium punctatum) del tarlo che, terrore di tutte le biblioteche del mondo, si ciba di carta e legno provocando la simpatica impallinatura, l'effetto dei suoi banchetti è infatti simile a quello provocato da un fucile caricato con cartucce a pallini, degli scaffali lignei e dei libri ivi contenuti.

Ora non è proprio che io e mio fratello non abbiamo abbiamo altro da fare la sera che parlare di tarli della carta; è che in realtà anobii è il nome di un sito internet riguardante i libri.

Tornato a casa ho scaricato l'application per il mio iphone, ho creato un mio account per accedere al sito e ho cominciato a giocherellare con le potenzialità che il sito offre.

Era tanto che un sito non mi sorprendeva così favorevolmente e siccome sono profondamente altruista, scrivo questo post per condividere le mie impressioni e quello che ho scoperto con tutti voi. Tra l'altro è una delle poche cose di internet che ho scoperto prima di Luca e questa cosa per me non ha prezzo... Ma queste sono cose personali. Non divaghiamo.

Dicevamo... cosa è anobii? Anobii si potrebbe definire come una sorta di social network per lettori di libri. Si può creare un proprio profilo proprio come su facebook e inserire i propri libri e di quelli già letti scrivere delle proprie valutazioni e/o recensioni. Posso rendere la mia libreria pubblica e condividerla così con tutti o solo con i miei amici. Tra l'altro il sito supporta piena connettività con il social network per eccellenza: facebook (fb). Così con pochi click posso conoscere quanti dei miei amici su fb utilizzano anobii e richiedere la loro amicizia, invitare amici su fb a iscriversi ad anobii, o pubblicare le mie recensioni su anobii anche sul mio profilo fb.

Per inserire i miei libri cartacei nella libreria virtuale di anobii, ci sono due strade. I più sfigati possono fare una ricerca sul potente motore di ricerca del sito digitando il titolo del libro che intendono inserire o meglio il suo codice ISBN (International Standard Book Number). La ricerca fatta con il codice ISBN è preferibile poiché tale codice permette di definire univocamente anche l'edizione qualora, come spesso accade, dello stesso libro siano state edite edizioni diverse anche a cura di case editrici differenti. Inseriti i dati del libro immediatamente appaiono sullo schermo tutte le informazioni relative insieme all'immagine della copertina e alle recensioni: sia quelle ufficiali a cura della casa editrice sia quelle che altri utenti di anobii che hanno letto lo stesso libro, hanno lasciato sul sito. Si perché una delle caratteristiche più interessanti di anobii è quella di poter giudicare con un voto (da 1 a 5) o più diffusamente con una recensione i libri che si sono letti. I più fortunati: i possessori come me di un iphone o in sottordine di uno smartphone che utilizzi android come sistema operativo possono invece, una volta scaricata l'application gratuita, utilizzare il proprio telefonino come lettore del codice a barre ISBN dei libri. L'utilizzo dell'applicazione è assai facile, si inquadra il codice a barre con la fotocamera del telefonino, un beep avvertirà dell'avvenuto riconoscimento del codice e in un tempo sorprendentemente veloce l'immagine della copertina e tutte le informazioni sul libro, recensioni comprese, appariranno per incanto sullo schermo del telefonino. Comunque, in un modo o nell'altro, una volta che si è trovato il libro che si cercava si potrà decidere se inserirlo nella propria libreria virtuale su web o nella lista dei desideri: libri che ancora non si possiedono ma si vorrebbe possedere. Una possibilità quest'ultima da non sottovalutare. Quante volte vi è capitato che un amico vi abbia consigliato un libro ma poi quando siete in libreria non vi ricordate il titolo e l'autore e il vostro amico risulta non raggiungibile al telefonino? Con anobii invece quando un amico vi mostra un libro consigliandovelo, voi in un attimo ne scannerizzate con il telefonino il codice a barre ISBN e lo inserite in un attimo nella vostra lista dei desideri.

Una volta inserito un libro si possono inserire facoltativamente una serie notevole di informazioni. In primis se il libro deve essere ancora letto o se è già stato letto (ma anche se è in lettura o se si è abbandonato; chi non ha abbandonato almeno una volta un libro in vita sua?). E poi una volta che il libro è stato inserito come letto si possono inserire i giudizi di cui abbiamo parlato prima, le date di inizio e fine lettura, dove si è preso il libro: se ci è stato prestato, se si è preso in biblioteca o se lo si è comprato e tutta una serie di notizie susseguenti (ad esempio in che città e in che negozio lo si è acquistato, ecc.) di cui non starò a dilungarmi oltre.

Per finire c'è la possibilità di gestire attività di scambio libri tra amici di anobii. Anche se so che per qualcuno i voi i libri non andrebbero prestati MAI, io che non sono dello stesso avviso e i libri li presto e anche volentieri (anche se solo ad una cerchia ristretta di amici di vecchia data), avrò così un modo di tenere memoria dei prestiti effettuati.

Ora molti di voi gongoleranno all'idea di poter creare con estrema semplicità un archivio informatico della propria libreria. Tra l'altro il sito offre la possibilità di esportare la propria libreria in formato .xls (excel) cosicché una volta che ho il mio bel foglio elettronico contenente tutti i miei libri posso facilmente aggiungere dei campi contenenti la posizione fisica del libro all'interno della libreria (quella fisica, non quella virtuale, questa volta): identificativo dello scaffale e numero progressivo all'interno dello scaffale per esempio. A me che in vita mia non ho mai collezionato niente, neanche i francobolli o le monete straniere da bambino, mi interessa invece più avere uno strumento che mi permetta quando sono in libreria ad acquistare libri, di sapere in tempo reale se quel romanzo di Camilleri ce l'ho già oppure no oppure che mi consenta di controllare la lista dei desideri e comprare così quello che avevo già intenzione di comprare ma che puntualmente mi era passato di mente.

Bene, questa era la marchetta. Veniamo ora a qualche precisazione e considerazione a più largo respiro. A meno che non possediate una libreria antica difficilmente il nemico dei vostri libri sarà l'anobium punctatum. Più facilmente l'animaletto che fa scempio dei vostri libri sarà il comune pesciolino d'argento: nome scientifico lepisma saccharina. Il simpatico animaletto prende infatti il nome dalla sua predilezione alimentare per la saccarina e i polisaccaridi in genere. E ahimè a base di polisaccaridi sono fatte le colle con cui sono rilegati i libri e rivestimenti delle copertine cartonate di alcuni di essi. I pesciolini d'argento con cui condivido casa hanno una passione smodata per le edizioni Sellerio di Camilleri ma non disdegnano le edizioni colore pastello di Adelphi...

Leggendo su questi insetti (perché io mi documento prima di scrivere i miei post!) ho appreso anche che la vita media di un pesciolino d'argento può raggiungere gli otto anni. Si, avete letto bene: otto anni. Non so a voi ma a me il sapere che ci sono in casa mia dei coinquilini da quasi più tempo che me, mi lascia basito. La prossima volta che ne schiaccerò uno con la scarpa ci penserò su almeno un secondo. Un'altra notizia interessante al loro riguardo è che si possono attirare in trappole che utilizzano come esca della patata grattugiata il cui amido è costituito infatti da polisaccaridi. Provare per credere...

Considerazioni si possono fare relativamente ai problemi di privacy legati ad un sito del genere. E' vero che l'utente può scegliere cosa rendere visibile agli altri utenti (io ad esempio l'opera completa del marchese De Sade l'ho tenuta riservata) ma sicuramente il sito potrà vendere le informazioni relative alla mia libreria, dove e come ho comprato i miei libri, quanto tempo ho impiegato a leggerli, quanto spendo per libri in un anno, ecc. in forma aggregata anonima a società che fanno ricerche di marketing. E fino a qui niente di male! Il problema è che dall'analisi della lista dei libri che ciascuno di noi possiede, si possono ricavare anche un sacco di informazioni personali. Per esempio per quello che mi riguarda, visto il numero elevato di libri che possiedo di Eco, Pennac, Starnone e Serra non ci vuole un genio della psicologia e del marketing per capire che ho il cassetto dell'armadio pieno di cachemire. O che se invece, sono uno che non ha mancato un solo libro di Vespa o di Forattini, sono facilmente un potenziale fruitore della sottile e acuta satira del Bagaglino o del Giornale o del TG4.

Quindi occhio a quello che immettete, consapevolmente o inconsapevolmente in rete.

Occhio però anche a non trarre conclusioni affrettate dalla lista dei libri di una persona. Potrebbero essere fuorvianti. Lo sapete che Berlusconi ha pubblicato (e non come Mondadori o Einaudi ma addirittura come Berlusconi Libri) il Capitale di Engels e Marx? E lo sapete che sempre Berlusconi ha pubblicato con la sua casa editrice omonima opere di Tommaso Moro e di Erasmo da Rotterdam? Anche se magari in questo ultimo caso avrà magari frainteso (“Avevo capito Orgasmo da Rotterdam, Cribbio!”). Così come potrebbe essere frutto di un suo fraintendimento il suo volere riempire sempre di “patata” le sue residenze. Sta solo cercando di proteggere i suoi libri cartonati che fanno da sfondo ai suoi discorsi alla nazione, dal temibile pesciolino d'oro, ma ha frainteso... Maliziosi!


PS Chi è Luca? Scorrete in fondo alla pagina e lo scoprirete.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Grande Pumba!
Un buon motivo per farmi comprare l'iPhone dal marito in trasferta negli States??!!
Intanto corro a grattuggiare una patata...ma dove la piazzo? Io non ho capito dove 'ste malefiche bestioline hanno la tana...probabilmente tra le tegole del tetto..grrr

Unknown ha detto...

le bestioline malefiche sono lucifughe per cui si annidano nelle fessure e negli anfratti bui di casa.
Brava fai spendere qualche dollaro al faina...
Baci.

Alessandro De Benedetti ha detto...

Per una volta sono io che copio te. Ho aggiunto i readers sulla barra laterale... Diventa anche tu un lettore di purpureo e giallo, così accorcio le distanze...


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Per il logo si ringrazia Lucaft qui ritratto in foto